martedì 10 marzo 2015

Spigolature Genetica Clinica/Umana Febbraio 2015



Raccolta e brevi commenti di articoli di Genetica Medica e Umana e di interesse generale del mese di Febbraio 2015 (Spigolature) che hanno attirato la mia attenzione o curiosità, pubblicati nelle seguenti riviste: British Medical Journal, Lancet, Lancet Neurology, Nature, Nature Biotechnology, Nature Genetics, Nature Medicine, Nature Neuroscience, Nature Reviews Genetics, Nature Reviews Neuroscience, NEJM, PNAS, Science & Cell.

DA NON PERDERE
Sex redefinied. Nature 2015;518:288. Sottotitolo: l’idea di due sessi è semplicistica, i biologi pensano che ci sia un più ampio spettro di quanto ritenuto. Esempio esplicativo: donna di 46 anni, che aveva avuto due precedenti gravidanze normali, si è sottoposta ad amniocentesi da cui è risultato che la bambina aveva un corredo cromosomico normale, ma lei, la madre, era una chimera con una buona parte delle cellule con corredo XY. Sappiamo da tempo che alcune persone hanno una discordanza tra il sesso cromosomico e quello anatomico (disordine dello sviluppo sessuale o DsD), e in questo caso i genitori hanno il problema di come considerare ed allevare il proprio figlio, maschio o femmina. Tale evento non è raro, alcuni ritengono addirittura che l’1% delle persone abbia una qualche forma di DsD (e solo l’1% di questi è una chimera). Sono stati individuati molti geni coinvolti nel DsD e varianti di questi geni hanno un effetto variabile, anche lieve, sul sesso anatomico o fisiologico. In più le nuove tecniche di sequenziamento del DNA e di biologia cellulare hanno dimostrato che quasi tutti, in vario grado, siamo costituiti da cellule geneticamente diverse e che il sesso di ogni singola cellula ha una sua specifica azione attraverso un complicato network molecolare. Tanto che alcune persone non possono essere definite in una struttura binaria.
Partendo dall’embrione che a 5 settimane ha la possibilità di diventare maschio o femmina, è da sfatare l’ipotesi che la differenziazione in sesso femminile sia un meccanismo per default passivo (assenza SRY), perché ora si sa che ci sono geni (come WNT4) che attivamente promuovono la formazione dell’ovaio e sopprimono la programmazione in testicolo. E persone XY con più copie di WNT4 sviluppano gonadi e genitali atipici e utero e tube Falloppio rudimentali. Tutto questo porta a ritenere che la determinazione del sesso sia un fenomeno complesso in cui l’identità delle gonadi è determinata dall’attività di due opposti network. La nota prosegue con la descrizione dell’intero spettro fenotipico: da maschio a femmina con anomalie intermedie.
A quale sesso ci si sente appartenere? I biologi, anche da quanto sopra descritto, sono meno propensi alla struttura binaria, e la società, in alcuni paesi, segue lasciando liberi di oltrepassare i limiti sociali dell’appartenenza ad un dato sesso.
Un altro aspetto rilevante è quello del sesso da attribuire in caso di DsD: la “normalizzazione” chirurgica precoce (pratica corrente, e, non so ora, ma in passato era favorita la scelta del sesso femminile perché anatomicamente più agevole, ndr) cozza contro il suggerimento di alcuni di attendere che il bambino comunichi il proprio orientamento. Interessante l’esperienza in USA di un intervento chirurgico precoce in senso femminile quando poi il b. a 8 anni si sentiva maschio e voleva essere considerato tale. Il caso è arrivato alla corte federale con il rischio, poi caduto, di incriminazione del chirurgo per malpratica. Ma rimane aperta la questione. Sinora la diagnosi di DsD si basava su esami endocrinologici, valutazioni anatomiche seguite da un’analisi “painstaking” (tradurrei diligente, ma con sfumatura negativa, ndr) di un gene alla volta. Ora abbiamo test più rapidi e sensibili. Riferita un’esperienza di successo diagnostico del 35% con WES per pz XY con DsD.
Domanda finale: “So if the law requires that a person is male or female, should that sex be assigned by anatomy, hormones, cells or chromosomes, and what should be done if they clash?”. La risposta forse potrebbe essere: la scelta considerata più ragionevole. In altre parole: “if you want to know whether someone is male or female, it may be best just to ask” (situazione italiana della “Disforia di genere” o “Disturbo dell’identità di genere”: Elena Tebano, Corriere Sera 24 Febbraio, pg 26 e 27: lo scorso Dicembre il Tribunale di Messina ha consentito il cambio di sesso senza vincolarlo alla correzione chirurgica. Ndr).

Young scientists go for fresh ideas. Nature 2015;518:283. L’analisi di milioni di pubblicazioni dimostra che i giovani ricercatori biomedici tendono a lavorare in campi più innovativi rispetto ai loro colleghi anziani. E allora, dice la nota, non è meglio finanziarli di più? (per carità di patria non solleviamo il problema da noi dove i soliti vecchi marpioni ottengono sempre i maggiori finanziamenti, ndr). Ma per noi vecchi non è tutto perduto perché risulta anche che i giovani hanno necessità di avere una guida da parte dei più anziani.

Woman with IQ of 70 should be sterilised for her own safety, court rules. BMJ 2015;350:h728. Donna di 36 anni con autismo e QI di 70, che ha avuto 6 figli, dai 6 mesi ai 12 anni, tutti in affidamento senza alcun contatto con la loro madre. La sterilizzazione è stata prescritta dal giudice inglese per proteggere la donna perché ha una parete uterina così sottile (documentata al TC dell’ultimo figlio) che rischia, secondo il perito, nel caso di un’ulteriore gravidanza di rompersi e causare la morte sua e quella del bambino. E’ sconsigliato il posizionamento della spirale (IUD) perché se viene espulsa non c’è la sicurezza che la donna si rivolga al medico per farsela rimettere. Quindi, dice il giudice, una procedura che non ha nulla a che fare con l’eugenetica.

PER I PEDIATRI E PER ALTRI SPECIALISTI (Pediatri, Neuropsichiatri Infantili, Neurologi, Ostetrici, Cardiologi, Psichiatri, ORL, Medici della riproduzione, Patologi ecc.).
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The Brain Interrupted. Nature 2015;518:24. Bella storia di un bambino nato prematuro (26 sg), della sua accettazione da parte dei genitori anche grazie all’applicazione di tecniche diagnostico-prognostiche d’avanguardia (RM cerebrale in grave prematuro) e delle nuove conoscenze sull’effetto sul SNC e sullo sviluppo della prematurità. La madre così commenta: “Neuroscience was able to say that Hugo (il bambino in questione, ndr) would be able to have a reasonable quality of life”. E hanno deciso di fare tutto il possibile per la sua sopravvivenza. La storia consente un aggiornamento sui progressi delle neuroscienze nello sviluppo cerebrale : “when the brain is forced to carry out a crucial part of its development while the child is in the outside world instead of a warm, watery womb, it receives inappropriate signals from the environment that affect how its neurons are linked into networks”.
Interessante la figura con la prognosi per la sopravvivenza e per gli esiti in base alla settimana gestazionale di nascita.

New and old milestones in reproductive medicine. Lancet 2015;385:577. Il 3 Febbraio il parlamento UK ha votato in favore della donazione mitocondriale (three-parent IVF babies). Se nelle prossime settimane la Camera dei Lord voterà a favore UK sarà il primo paese dove è consentita l’applicazione di tale tecnica, sostituzione dei mitocondri di un oocita che portano una mutazione con quelli di una donatrice consentendo comunque la trasmissione del DNA nucleare dei genitori (Mitochondrial manipulations. Nature Medicine 2014;20:451)(vedi selezione Articoli Maggio 2014).
La seconda notizia è il successo per la prima volta di un trapianto di utero (Gothenburg, Svezia) dopo fertilizzazione in vitro: ricevente con s. Rokitansky atipica (rene unico e agenesia vaginale ed uterina) e donatrice 61 anni con due figli. Commento (Uterine transplant: new medical and ethical considerations. Lancet Pg. 581) ed articolo (Livebirth after uterus transplantation. Pg. 607).
Orgogliosamente si conclude “The UK is a leader in reproductive research, which itself is at the forefront of medical innovation”.

Mitochondrial donation could benefit 150 UK women a year, study says. BMJ 2015;350:h536. Commento della lettera Mitochondrial donation: how many women could benefit? NEJM 2015;372:885 su quale sarà l’impatto della complessa tecnica di fecondazione assistita di donazione mitocondriale, cioè quante sanno le donne che sono nella condizione di usufruirne, calcolabile in base alla prevalenza di mutazioni mitocondriali causa di malattia nella popolazione e quante donne con queste mutazioni sono fertili. Utilizzando MRC Mitochondrial Disease Cohort U.K. non sembra esserci alcuna differenza di fertilità delle portatrici rispetto alla popolazione generale. La stima di donne in età fertile a rischio di trasmettere una malattia mDNA è di 2.473 in UK (popolazione totale di 64 milioni di persone, ndr) e di 12.423 in USA. Con una stima annuale di nati da donne a rischio di trasmettere una malattia mitocondriale di 152 nati in UK e di 778 nati in USA. Se la stima è giusta, i numeri non sono indifferenti (il principale problema pratico è la scarsità di donatrici di mitocondri, aspetto particolarmente preoccupante per la legislazione nazionale se sarà possibile applicare tale tecnica in Italia, ndr).

Arrhythmogenic right ventricular cardiomyopathy. Lancet 2015;385:662. Caso clinico: giocatore semiprofessionista di calcio che ha denunciato palpitazioni ricorrenti e dolore toracico nello sforzo fisico. Diagnosi più probabile di tachicardia ventricolare idiopatica ad origine dal tratto di efflusso, ma non poteva essere esclusa una miocardite o una miocardiopatia aritmogena del ventricolo destro (ARVD), patologia che può causare un’aritmia ventricolare maligna e morte improvvisa. La diagnosi di quest’ultima condizione si basa sulle immagini, su ECG, il numero di ectopie ventricolari con l’Holter 24h, l’istologia, test genetici (13 geni (MIM#107970), positività nel 50% dei casi) e l’anamnesi familiare (se positiva aumenta la probabilità da 1:5.000 a 1:2 e consente di fare diagnosi nei casi più lievi). Il padre di 50 anni è risultato affetto da ARVD. Nel pz i test genetici sono risultati negativi. Il pz aveva 2 criteri maggiori e 3 minori. Posto in terapia con Sotalolo e gli è stato sconsigliato di praticare attività sportiva di tipo strenuo, al padre betabloccanti. Rimasto stabile nei successivi due anni. Poi alcune note sulla diagnosi di questa patologia (in questo caso l’esoma no? Ndr).

Self-reported quality of life of adolescents with cerebral palsy: a cross-sectional and longitudinal analysis. Lancet 2015;385:705. I bambini con paralisi cerebrale (2-3 per mille nati vivi) che possono autovalutarsi hanno la stessa qualità di vita dei coetanei senza paralisi (SPARCLE1). E nell’adolescenza ci sono differenze? Da questo studio (SPARCLE2, 500 partecipanti) risulta che è opportuno che gli adolescenti con paralisi cerebrale siano aiutati a mantenere relazioni con i coetanei riducendo le difficoltà psicologhe che possono comparire, lo stress dei genitori, e il dolore. Allo studio ha partecipato, tra molti altri, la Cooperativa Sociale “Gli Anni in Tasca”e la Fondazione Carivit di Viterbo (chi interessato può contattarli, ndr).

Clinical trials for multiple system atrophy. Lancet 2015;14:126. Commento dell’articolo sullo stesso fascicolo (Efficacy of rasagiline in patients with the parkinsonian variant of multiple system atrophy: a randomised, placebo-controlled trial. Pg. 145) riguardante i risultati di una sperimentazione clinica per una patologia neurodegenerative per la quale non ci sono terapie (un aggiornamento sulla Atrofia multisistema lo si può trovare nell’articolo Multiple-System Atrophy. NEJM 2015;372:249 ( selezione articoli Gennaio 2015). Sperimentazione clinica randomizzata (farmaco vs placebo)(rasagilina, rasagilina è un inibitore irreversibile delle monoaminoossidasi di tipo B responsabili della metabolizzazione della dopamina a livello del SNC, usato nel Parkinson) di 48 settimane di 174 pz con il sottotipo parkinsoniano per verificare in primo luogo gli effetti sul decorso utilizzando la scala MSARS, e, in secondo luogo in un gruppo di pz, gli aspetti alla RMI cerebrale di diffusività media del putamen. La terapia (ClinicalTrials. gov, number NCT00977665) non è risultata efficace nel rallentare la progressione della malattia né un miglioramento dei sintomi. Il lavoro fornisce comunque alcuni dati interessanti sulla storia naturale di questa condizione, sul potenziale uso delle modificazioni delle immagini studiate e su come strutturare future sperimentazioni.

Prevention of cardiomyopathy in Duchenne muscular Dystrophy. Lancet Neurology 2015;14:127. Commento (A italiano, ndr) di un articolo sullo stesso fascicolo (Eplerenone for early cardiomyopathy in Duchenne muscular dystrophy: a randomised, double-blind, placebo-controlled trial. Pg. 153) sulla possibilità di prevenzione della principale causa di morte della D. Duchenne (DMD), la miocardiopatia dilatativa (qualche decennio fa questi pz decedevano sui 20 anni, ora buona parte di loro se ben assistiti arriva ai 40 anni). Due sono le patologie cardiache: un’anomalia funzionale del ventricolo sn, che è più frequente precocemente, ed una miocardiopatia dilatativa più frequente nella seconda decade di vita. Per prolungare la sopravvivenza nei ragazzi con difetto ventilatorio restrittivo si ricorre a ventilazione pressoria positiva che porta ad un aumento di frequenza di miocardiopatia dilatativa. Per mantenere più a lungo la deambulazione e migliorare la ventilazione sono usati i corticosteroidi, che, se somministrati dopo i 10 anni di vita, sono associati ad una considerevole minor frequenza di miocardiopatia rispetto a coloro che non hanno ricevuto tale terapia. Sempre per rallentare l’evoluzione in insufficienza cardiaca sono state effettuate sperimentazioni cliniche con altri farmaci come ACEI e β-bloccanti, che hanno dato risultati incoraggianti. Nel lavoro ora segnalato (ClinicalTrials. gov, number NCT01521546) ragazzi (11-19 anni) con DMD sono stati arruolati in una sperimentazione randomizzata a doppio cieco con eplerenone o placebo sottoposti per 12 mesi, oltre a farmaci cardioprottettivi ACE inibitori e β-bloccanti, e seguiti per 12 mesi: nel gruppo in eplerenone (diuretico antagonista dell’aldosterone, già in commercio ed usato nella terapia dello scompemso cardiaco, ndr) si è documentata alla RM cardiaca una riduzione significativa dello strain (quantità totale di deformazione, ndr) circonferenziale del ventricolo sn. Si conclude che sono necessari ulteriori ricerche ma che comunque il farmaco potrebbe funzionare soprattutto se iniziato precocemente.

Wanted: 80,000 British babies. Nature 2015;518:463. Si chiude l’ambizioso progetto USA di uno studio longitudinale di 100.000 bambini dall’epoca prenatale all’età adulta per studiare le complesse interazioni che agiscono sul loro sviluppo (Ambitious children’s study meets disappointing end. Science 2014;346:1441)(Spigolature Dicembre 2014) e se ne apre un altro in UK (Life study) sperando che vada meglio.

Frequent eye movements in babies linked to autism, researchers say. BMJ 2015;350:h702. Una ricerca (Shorter spontaneous fixation durations in infants with later emerging autism, Scientific Report 2015; 6 Feb 2015, doi:10.1038srep08284) dimostra che più frequenti movimenti dei globi oculari nei bambini piccoli non sono da soli un segno affidabile di una successiva diagnosi di autismo, ma se individuati possono aiutare ad identificare prima eventuali disturbi comportamentali. Sono stati sottoposti a tecnologia di rilevamento dei movimenti oculari 104 b. di 6-9 mesi ad alto o basso rischio familiare di autismo e si è documentato che i b. a cui poi è stata posta diagnosi di autismo a 38 mesi muovevano gli occhi 3 volte al secondo vs le due volte di coloro che non hanno avuto questa diagnosi. Il tempo di fissazione (l’intervallo tra i movimenti saccadici) è risultato in questi più breve. Nell’autismo sembra vi sia una precoce atipicità nelle misurazioni del precoce sviluppo attentivo. Ma va ancora determinata la specificità di quanto trovato.

Can oxytocin treat autism? Science 2015;347:825. E’ ancora presto per considerare applicabile la terapia con ossitocina nell’autismo? Sì, ma i primi passi sono già stati fatti (Vedi anche Articoli Agosto 2014: Plasma oxytocin concentrations and OXTR polymorphisms predict social impairments in children with and without autism spectrum disorder. PNAS 2014;111:12258 e Dicembre 2013 Oxytocin enhances brain function in children with autism. PNAS 2013;110:20953). L’ossitocina (ormone prodotto dai nuclei ipotalamici e secreto nella neuroipofisi) promuove il comportamento sociale nell’uomo e negli animali ed è stato suggerito che la sua alterata regolazione sia alla base dell’autismo. Ci sono farmaci di ultima generazione, come agonisti MC4R (recettore melanocortinico-4), che stimolano la liberazione di ossitocina endogena cerebrale (ipotalamo) che sembra funzionare meglio della terapia ossitocinica intranasale. E combinando tale terapia con quella comportamentale se ne potenziano gli effetti. Nel topo la terapia farmacologica funziona. Ma occorrono altri studi per verificare se la nuova terapia farmacologica funziona (molti sono scettici sull’uso dell’ossitocina per via nasale), con esperimenti nell’animale e poi con protocolli sperimentali controllati nell’uomo. E anche come somministrarla, considerando gli effetti dell’esposizione cronica per accertarsi che non interferisca con la maturazione cerebrale o se somministrarla in modo intermittente. In altre parole non vi sono dati sufficienti perché il medico la possa prescrivere o per i genitori la possano richiedere per i loro figli con autismo.

A PET approach to imaging brain tumors. Science 2015;347:732. Commento di un articolo (Venneti S. e al. Glutamine-based PET imaging facilitates enhanced metabolic evaluation of gliomas in vivo. Sci Transl Med 2015 Feb 11;7(274):274ra17) sull’uso di un nuovo tracciante, glutamina marcata, per studiare i tumori cerebrali. Non è infatti possibile utilizzare per analizzare questi tumori il comune tracciante, glucosio marcato, perché non solo le cellule tumorali ma anche le cerebrali normali hanno una gran richiesta di glucosio.

Chromothriptic Cure of WHIM Syndrome. Cell 2015;160:868. La s. WHIM (verruche, ipogammaglobulinemia, infezioni ricorrenti e myelokathexis cioè mancata fuoriuscita di neutrofili maturi con ipercellularrità del midollo osseo e neutropenia) è una rara malattia AD (MIM #193670) da mutazione con acquisizione di funzione di un recettore delle chemochine CXCR4.
Giunta all’osservazione medica pz di 58 anni che sino ai 38 anni aveva il quadro classico della malattia, come altre sue due sorelle, e che a quella età ha avuto un miglioramento clinico, risoluzione degli episodi di gravi infezioni, scomparsa delle verruche e non più neutropenia, anzi leucocitosi anche dei neutrofili, normali i linfociti. In questa pz è stata documentata una cromotripsi (catastrofe cromosomica, wiki) con delezione casuale dell’allele mutato (il gene è in 2q22) e di altri 163 geni di una copia del cromosoma 2 che ha “curato” la malattia; l’evento è avvenuto nelle cellule staminali ematopoietiche (HSC) che avevano ripopolato la linea mieloide ma non la linfoide. Questo esperimento della natura suggerisce che la parziale inattivazione di CXCR4 potrebbe migliorare l’attecchimento di midollo osseo nei pz trapiantati.

A Randomized, Controlled Trial of Oral Propranolol in Infantile Hemangioma. NEJM 2015;372:375. Sperimentazione clinica di fase 2-3 multicentrica randomizzata a doppi cieco con propanololo per os nel trattamento dell’emangioma proliferante infantile (età 1-5 mesi). I risultati parziali della sperimentazione (ClinicalTrials.gov number, NCT01056341) mostrano che il propanololo alla dose di 3mg/kg peso corporeo al giorno per 6 mesi è stato efficace per il trattamento dell’emangioma.

Outcomes of Pregnancy after Bariatric Surgery. NEJM 2015;372:814. L’obesità materna è associata ad increment di rischio di diabete gestazionale, macrosomia, natimortalità, nascita pretermine e malformazioni congenite. Non è noto il rischio di tali complicazioni per le donne sottoposte a chirurgia bariatrica.
Ricorrendo al registro nati svedese dal 2006 al 2011 sono state individuate 670 gravidanze singole su 627.693 di donne sottoposte a tale chirurgia. E’ stato confrontato il rischio delle complicazioni su riportate con il confronto con un numerose campione di donne con BMI simile a quello prima dell’antecedente all’intervento chirurgico del campione analizzato.
La chirurgia bariatrica è risultata associate a ridotto rischio di diabete gestazionale, macrosomia, natimortalità e nascita pretermine.
Vedi anche l’editoriale Bariatric Surgery before Pregnancy — Is This a Solution to a Big Problem?. NEJM 2015;372:877 (sorry, non ho il pdf , ndr).

The Microbes Within. Nature 2015;518:S2. Il microbioma umano, costituito da circa mille miliardi di microbe che vivono nel nostro corpo, in gran parte nell’intestino, è oggetto di studio nel Human Microbiome Project reference database a partire dal 2012 ricorrendo alle nuove tecniche di sequenziamento. Il microbioma è necessario per la nostra vita perché digeriscono il cibo, producono sostenze antiinfiammatorie e insegnano al nostro sistema immunitario di distinguere gli “amici” dai “nemici”. In questo Supplemento di Nature vengo affrontati i vari studi sul microbioma.
The Peacekeepers. S3. Amid the trillions of microbes that live in the intestines, scientists have found a few species that seem to play a key role in keeping us healthy
Thinking from the Gut. S13. The microbiome may yield a new class of psychobiotics for the treatment of anxiety, depression and other mood disorders.
Why Microbiome Treatments Could Pay Off Soon. S5. Effective interventions may come before all the research is in.
The Gene-Microbe Link. S7. Evidence that genes shape the microbiome may point to new treatments for common diseases.
Microbiome Engineering . S10. Synthetic biology may lead to the creation of smart microbes that can detect and treat disease.
 The Diverse Microbiome of the Hunter-Gatherer S14. The Hadza of Tanzania offer a snapshot of the co-adaptive capacity of the gut ecosystem.
Your Microbes at Work: Fiber Fermenters Keep Us Healthy. S9.

Obituary: Mary Frances Lyon (1925–2014), Cell 2015;160:567 e Lancet 2015;385:768. Non si può non ricordare chi ha scoperto il fenomeno dell’inattivazione casuale del cromosoma X. Chi è interessato a leggersi in una pagina la storia di questa scoperta legga il necrologio su Cell. Molto bello.

IMMAGINI
Ectopia Lentis. NEJM 2015;372:e13. Impressionante l’immagine di dislocazione bilaterale posteriore del cristallino in questa donna di 31 anni con s. Marfan con una storia di ambliopia (“occhio pigro”, ndr) e da 3-4 mesi progressiva perdita di acuità visiva. Ha rifiutato l’intervento e dopo 2 anni il visus è rimasto stabile. Accusava anche perdita dell’udito, poi interpretata come un’infezione virale.

Con endgame che ti dice che fare e perchè:
Joint pain in hereditary multiple exostoses. BMJ 2015;350:h656. Uomo di 72 anni che ha esostosi ereditaria e che ha dolori e irrigidimento dell’anca ds, in peggioramento. Viene mostrata la Rx pelvica.
E poste le seguenti domande:
1. What abnormalities does the radiograph show?
2. What other disease process might be a concern?
3. What other imaging would be useful for your assessment?
4. What are the management options in this patient?

TERAPIA CON CELLULE STAMINALI
Human stem cell-derived retinal cells for macular diseases. Lancet 2015:385:487. Commento di un articolo di risultati di una sperimentazione clinica (Human embryonic stem cell-derived retinal pigment epithelium in patients with age-related macular degeneration and Stargardt’s macular dystrophy: follow-up of two open-label phase 1/2 studies. Pg. 509) con cellule staminali embrionali umane (hESC) per il trattamento della degenerazione maculare atrofica (ClinicalTrials.gov, NCT01344993) e la Distrofia maculare Stargardt (NCT01345006), che sono le principali cause di cecità giovanile e dell’adulto nei paesi sviluppati.
La sperimentazione ha mostrato che il trapianto a medio e lungo termine è sicuro, ha attecchito, ha determinato un netto miglioramento visivo e, importante, che le cellule totipotenti sono potenzialmente attive e usabili anche per altre malattie che necessitano di riparazione o sostituzione tissutale.

ZIBALDONE
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In new crowdfunding trend, donors decide fate of clinical trials. Nature Medicine 2015;21:101. Chi dona per beneficienza vorrebbe sapere a chi vanno i soldi. E dal 2008 la Croce Rossa ha appunto l’opzione di una donazione diretta. E questo ha portato a creare portali, come Kickstater, in cui si può presentare un progetto da finanziare (http://www.bobos.it/benvenuto-in-italia-kickstarter_50750.htm), insomma una sorta di crowdfunding. Ci sono siti web (Consano.org o MedStartr) in cui ricercatori si rivolgono al pubblico per favorire l’implementazione clinica di nuovi farmaci e l’organizzazione di sperimentazioni cliniche (Cancer Research UK e Give to Cure Foundation). Questo perché “There were clinical trials ready to go, patients available, and the only thing stopping it was money”. Nella prima pagine del sito web della fondazione della ricerca sul cancro UK, che opera da anni, dal 2009 il possibile donatore ha la scelta quale attività vuole finanziare, inclusa la scelta di individuare specifici tipi di cancro, ricerca di base o sperimentazioni cliniche. Con l’ovvio rischio, com’è accaduto nel 2014, che i fondi raccolti non fossero sufficienti per condurre la ricerca e l’organizzazione era pronta a restituirli, ma i donatori poi li hanno versati comunque. Invece altre organizzazioni prevedono, se non si raggiunge il finanziamento minimo, di usarli per altri scopi. Sempre Cancer Research UK ha notato che mentre nelle normali donazione chi dona è più spesso di sesso femminile e di una certa età, per il crowdfunding sono coinvolti soprattutto maschi e giovani. Quindi con questo sistema si raggiungono più potenziali donatori (interessante, ndr).

UCL geneticist faces questions over image duplication. Lancet 2015;385:593. Manipolazione e duplicazioni di immagini in lavori scientifici. Mica male per uno che fa parte del National DNA Database Ethics Group e, tra i vari incarichi e ruoli, è stato nominato Commander of the Order of the British Empire nel 2010 per l’istruzione superiore.

The dark side of sunlight and melanoma. Science 2015;347:824. Perspective e articolo (Chemiexcitation of melanin derivatives induces DNA photoproducts long after UV exposure. Pg. 842) sul fatto che chi ama passare ore a prendere il sole sulla spiaggia (sun worshippers ) sappia che l’esposizione alle UV, causa di mutazioni del cancro della cute, continua a fare prodotti tossici per molte ore dopo. Nel lavoro si dimostra che la causa di questo effetto protratto nel tempo è la melatonina, che è stata sinora considerata un fattore protettivo del cancro. Gli AA propongono l’ipotesi che la chemioeccitazione, processo di eccitazione causato dalle UV con la produzione di ossigeno reattivo e specie reattive dell’azoto, avviene a carico dei frammenti melaninici. Questa energia è quindi trasferita al DNA producendo lo stesso danno, ma al buio. Questo effetto potrebbe essere mitigato usando creme maggiormente protettive e ricorrendo a sostanze che interferiscono con le sostanze prodotte.