Raccolta e brevi commenti di articoli di Genetica Medica e
Umana e di interesse generale del mese di Febbraio 2015
(Spigolature) che hanno attirato la
mia attenzione o curiosità, pubblicati nelle seguenti riviste: British Medical
Journal, Lancet, Lancet Neurology, Nature, Nature Biotechnology, Nature
Genetics, Nature Medicine, Nature Neuroscience, Nature Reviews Genetics, Nature
Reviews Neuroscience, NEJM, PNAS, Science & Cell.
DA NON PERDERE
Sex redefinied. Nature 2015;518:288. Sottotitolo: l’idea di due sessi è
semplicistica, i biologi pensano che ci sia un più ampio spettro di quanto
ritenuto. Esempio esplicativo: donna di 46 anni, che aveva avuto due precedenti
gravidanze normali, si è sottoposta ad amniocentesi da cui è risultato che la
bambina aveva un corredo cromosomico normale, ma lei, la madre, era una chimera
con una buona parte delle cellule con corredo XY. Sappiamo da tempo che alcune
persone hanno una discordanza tra il sesso cromosomico e quello anatomico
(disordine dello sviluppo sessuale o DsD), e in questo caso i genitori hanno il
problema di come considerare ed allevare il proprio figlio, maschio o femmina.
Tale evento non è raro, alcuni ritengono addirittura che l’1% delle persone
abbia una qualche forma di DsD (e solo l’1% di questi è una chimera). Sono
stati individuati molti geni coinvolti nel DsD e varianti di questi geni hanno
un effetto variabile, anche lieve, sul sesso anatomico o fisiologico. In più le
nuove tecniche di sequenziamento del DNA e di biologia cellulare hanno dimostrato
che quasi tutti, in vario grado, siamo costituiti da cellule geneticamente
diverse e che il sesso di ogni singola cellula ha una sua specifica azione
attraverso un complicato network molecolare. Tanto che alcune persone non
possono essere definite in una struttura binaria.
Partendo dall’embrione che a 5 settimane ha la possibilità di
diventare maschio o femmina, è da sfatare l’ipotesi che la differenziazione in
sesso femminile sia un meccanismo per default passivo (assenza SRY), perché ora
si sa che ci sono geni (come WNT4) che
attivamente promuovono la formazione dell’ovaio e sopprimono la programmazione
in testicolo. E persone XY con più copie di WNT4 sviluppano gonadi e genitali
atipici e utero e tube Falloppio rudimentali. Tutto questo porta a ritenere che
la determinazione del sesso sia un fenomeno complesso in cui l’identità delle
gonadi è determinata dall’attività di due opposti network. La nota prosegue con la descrizione dell’intero spettro
fenotipico: da maschio a femmina con anomalie intermedie.
A
quale sesso ci si sente appartenere? I biologi, anche da quanto sopra descritto,
sono meno propensi alla struttura binaria, e la società, in alcuni paesi, segue
lasciando liberi di oltrepassare i limiti sociali dell’appartenenza ad un dato
sesso.
Un
altro aspetto rilevante è quello del sesso da attribuire in caso di DsD: la
“normalizzazione” chirurgica precoce (pratica corrente, e, non so ora, ma in
passato era favorita la scelta del sesso femminile perché anatomicamente più
agevole, ndr) cozza contro il suggerimento di alcuni di attendere che il
bambino comunichi il proprio orientamento. Interessante l’esperienza in USA di
un intervento chirurgico precoce in senso femminile quando poi il b. a 8 anni
si sentiva maschio e voleva essere considerato tale. Il caso è arrivato alla
corte federale con il rischio, poi caduto, di incriminazione del chirurgo per
malpratica. Ma rimane aperta la questione. Sinora la diagnosi di DsD si basava
su esami endocrinologici, valutazioni anatomiche seguite da un’analisi
“painstaking” (tradurrei diligente, ma con sfumatura negativa, ndr) di un gene
alla volta. Ora abbiamo test più rapidi e sensibili. Riferita un’esperienza di
successo diagnostico del 35% con WES per pz XY con DsD.
Domanda finale: “So if the law requires that a person is male or female,
should that sex be assigned by anatomy, hormones, cells or chromosomes, and
what should be done if they clash?”. La risposta forse potrebbe essere: la scelta considerata più
ragionevole. In altre parole: “if you want to know whether someone is male or
female, it may be best just to ask” (situazione italiana della “Disforia di
genere” o “Disturbo dell’identità di genere”: Elena Tebano, Corriere Sera 24
Febbraio, pg 26 e 27: lo scorso Dicembre il Tribunale di Messina ha consentito il
cambio di sesso senza vincolarlo alla correzione chirurgica. Ndr).
Young
scientists go for fresh ideas. Nature 2015;518:283. L’analisi di milioni
di pubblicazioni dimostra che i giovani ricercatori biomedici tendono a
lavorare in campi più innovativi rispetto ai loro colleghi anziani. E allora,
dice la nota, non è meglio finanziarli di più? (per carità di patria non
solleviamo il problema da noi dove i soliti vecchi marpioni ottengono sempre i
maggiori finanziamenti, ndr). Ma per noi vecchi non è tutto perduto perché
risulta anche che i giovani hanno necessità di avere una guida da parte dei più
anziani.
Woman with IQ of 70 should
be sterilised for her own safety, court rules. BMJ 2015;350:h728. Donna di 36
anni con autismo e QI di 70, che ha avuto 6 figli, dai 6 mesi ai 12 anni, tutti
in affidamento senza alcun contatto con la loro madre. La sterilizzazione è
stata prescritta dal giudice inglese per proteggere la donna perché ha una
parete uterina così sottile (documentata al TC dell’ultimo figlio) che rischia,
secondo il perito, nel caso di un’ulteriore gravidanza di rompersi e causare la
morte sua e quella del bambino. E’ sconsigliato il posizionamento della spirale
(IUD) perché se viene espulsa non c’è la sicurezza che la donna si rivolga al
medico per farsela rimettere. Quindi, dice il giudice, una procedura che non ha
nulla a che fare con l’eugenetica.
PER I PEDIATRI E PER ALTRI SPECIALISTI (Pediatri,
Neuropsichiatri Infantili, Neurologi, Ostetrici, Cardiologi, Psichiatri, ORL,
Medici della riproduzione, Patologi ecc.).
***
The Brain Interrupted. Nature
2015;518:24. Bella storia di un bambino nato
prematuro (26 sg), della sua accettazione da parte dei genitori anche grazie
all’applicazione di tecniche diagnostico-prognostiche d’avanguardia (RM
cerebrale in grave prematuro) e delle nuove conoscenze sull’effetto sul SNC e
sullo sviluppo della prematurità. La madre così commenta: “Neuroscience
was able to say that Hugo (il bambino in questione, ndr) would be able to have
a reasonable quality of life”. E hanno deciso di fare tutto il possibile per la sua
sopravvivenza. La storia consente un aggiornamento sui progressi delle neuroscienze
nello sviluppo cerebrale : “when the brain is forced
to carry out a crucial part of its development while the child is in the
outside world instead of a warm, watery womb, it receives inappropriate signals
from the environment that affect how its neurons are linked into networks”.
Interessante
la figura con la prognosi per la sopravvivenza e per gli esiti in base alla
settimana gestazionale di nascita.
New and old milestones in
reproductive medicine. Lancet 2015;385:577. Il 3
Febbraio il parlamento UK ha votato in favore della donazione mitocondriale
(three-parent IVF babies). Se nelle prossime settimane la Camera dei Lord
voterà a favore UK sarà il primo paese dove è consentita l’applicazione di tale
tecnica, sostituzione
dei mitocondri di un oocita che portano una mutazione con quelli di una
donatrice consentendo comunque la trasmissione del DNA nucleare dei genitori (Mitochondrial
manipulations. Nature Medicine 2014;20:451)(vedi
selezione Articoli Maggio 2014).
La
seconda notizia è il successo per la prima volta di un trapianto di utero
(Gothenburg, Svezia) dopo fertilizzazione in vitro: ricevente con s. Rokitansky atipica (rene unico e agenesia vaginale ed uterina) e donatrice
61 anni con due figli. Commento (Uterine transplant: new medical and ethical considerations. Lancet Pg.
581) ed articolo (Livebirth after uterus transplantation. Pg.
607).
Orgogliosamente si conclude “The UK
is a leader in reproductive research, which itself is at the forefront of
medical innovation”.
Mitochondrial donation could
benefit 150 UK women a year, study says. BMJ 2015;350:h536. Commento della lettera Mitochondrial
donation: how many women could benefit? NEJM
2015;372:885 su
quale sarà l’impatto della complessa tecnica di fecondazione assistita di
donazione mitocondriale, cioè quante sanno le donne che sono nella condizione
di usufruirne, calcolabile in base alla prevalenza di mutazioni mitocondriali
causa di malattia nella popolazione e quante donne con queste mutazioni sono
fertili. Utilizzando MRC
Mitochondrial Disease Cohort U.K. non sembra esserci alcuna differenza di
fertilità delle portatrici rispetto alla popolazione generale. La stima di donne
in età fertile a rischio di trasmettere una malattia mDNA è di 2.473 in UK (popolazione
totale di 64 milioni di persone, ndr) e di 12.423 in USA. Con una stima annuale
di nati da donne a rischio di trasmettere una malattia mitocondriale di 152 nati
in UK e di 778 nati in USA. Se la stima è giusta, i numeri non sono
indifferenti (il principale problema pratico è la scarsità di donatrici di
mitocondri, aspetto particolarmente preoccupante per la legislazione nazionale
se sarà possibile applicare tale tecnica in Italia, ndr).
Arrhythmogenic right
ventricular cardiomyopathy. Lancet 2015;385:662. Caso clinico:
giocatore semiprofessionista di calcio che ha denunciato palpitazioni
ricorrenti e dolore toracico nello sforzo fisico. Diagnosi più probabile di
tachicardia ventricolare idiopatica ad origine dal tratto di efflusso, ma non
poteva essere esclusa una miocardite o una miocardiopatia aritmogena del
ventricolo destro (ARVD), patologia che può causare un’aritmia ventricolare
maligna e morte improvvisa. La diagnosi di quest’ultima condizione si basa
sulle immagini, su ECG, il numero di ectopie ventricolari con l’Holter 24h,
l’istologia, test genetici (13 geni (MIM#107970), positività nel 50% dei casi)
e l’anamnesi familiare (se positiva aumenta la probabilità da 1:5.000 a 1:2 e
consente di fare diagnosi nei casi più lievi). Il padre di 50 anni è risultato affetto
da ARVD. Nel pz i test genetici sono risultati negativi. Il pz aveva 2 criteri
maggiori e 3 minori. Posto in terapia con Sotalolo e gli è stato sconsigliato di
praticare attività sportiva di tipo strenuo, al padre betabloccanti. Rimasto
stabile nei successivi due anni. Poi alcune note sulla diagnosi di questa
patologia (in questo caso l’esoma no? Ndr).
Self-reported quality of
life of adolescents with cerebral palsy: a cross-sectional and longitudinal
analysis. Lancet 2015;385:705. I bambini
con paralisi cerebrale (2-3 per mille nati vivi) che possono autovalutarsi
hanno la stessa qualità di vita dei coetanei senza paralisi (SPARCLE1). E nell’adolescenza ci sono differenze? Da questo studio
(SPARCLE2, 500 partecipanti) risulta che è opportuno
che gli adolescenti con paralisi cerebrale siano aiutati a mantenere relazioni
con i coetanei riducendo le difficoltà psicologhe che possono comparire, lo
stress dei genitori, e il dolore. Allo studio ha partecipato, tra molti altri,
la Cooperativa Sociale “Gli Anni in Tasca”e la Fondazione Carivit di Viterbo
(chi interessato può contattarli, ndr).
Clinical trials
for multiple system atrophy. Lancet 2015;14:126. Commento dell’articolo sullo
stesso fascicolo (Efficacy of rasagiline in
patients with the parkinsonian variant of multiple system atrophy: a
randomised, placebo-controlled trial. Pg. 145) riguardante
i risultati di una sperimentazione clinica per una patologia neurodegenerative
per la quale non ci sono terapie (un aggiornamento sulla Atrofia multisistema lo si può trovare nell’articolo Multiple-System Atrophy. NEJM 2015;372:249 ( selezione articoli
Gennaio 2015). Sperimentazione clinica randomizzata (farmaco vs placebo)(rasagilina,
rasagilina è un inibitore irreversibile delle monoaminoossidasi di
tipo B responsabili della metabolizzazione della dopamina a livello del SNC,
usato nel Parkinson)
di 48 settimane di 174 pz con il sottotipo parkinsoniano per verificare in
primo luogo gli effetti sul decorso utilizzando la scala MSARS, e, in secondo luogo in un gruppo di pz, gli aspetti
alla RMI cerebrale di diffusività media del putamen. La terapia (ClinicalTrials. gov, number NCT00977665) non
è risultata efficace nel rallentare la progressione della malattia né un miglioramento
dei sintomi. Il lavoro fornisce comunque alcuni dati interessanti sulla storia
naturale di questa condizione, sul potenziale uso delle modificazioni delle
immagini studiate e su come strutturare future sperimentazioni.
Prevention of cardiomyopathy
in Duchenne muscular Dystrophy. Lancet Neurology 2015;14:127. Commento (A italiano, ndr)
di un articolo sullo stesso fascicolo (Eplerenone
for early cardiomyopathy in Duchenne muscular dystrophy: a randomised,
double-blind, placebo-controlled trial. Pg. 153) sulla
possibilità di prevenzione della principale
causa di morte della D. Duchenne (DMD), la miocardiopatia dilatativa (qualche
decennio fa questi pz decedevano sui 20 anni, ora buona parte di loro se ben assistiti
arriva ai 40 anni). Due sono le patologie cardiache: un’anomalia funzionale del
ventricolo sn, che è più frequente precocemente, ed una miocardiopatia
dilatativa più frequente nella seconda decade di vita. Per prolungare la
sopravvivenza nei ragazzi con difetto ventilatorio restrittivo si ricorre a
ventilazione pressoria positiva che porta ad un aumento di frequenza di
miocardiopatia dilatativa. Per mantenere più a lungo la deambulazione e
migliorare la ventilazione sono usati i corticosteroidi, che, se somministrati
dopo i 10 anni di vita, sono associati ad una considerevole minor frequenza di
miocardiopatia rispetto a coloro che non hanno ricevuto tale terapia. Sempre
per rallentare l’evoluzione in insufficienza cardiaca sono state effettuate
sperimentazioni cliniche con altri farmaci come ACEI e β-bloccanti, che hanno
dato risultati incoraggianti. Nel lavoro ora segnalato (ClinicalTrials. gov, number NCT01521546)
ragazzi (11-19 anni) con DMD sono stati arruolati in una sperimentazione
randomizzata a doppio cieco con eplerenone o placebo sottoposti per 12 mesi,
oltre a farmaci cardioprottettivi ACE inibitori e β-bloccanti, e seguiti per 12
mesi: nel gruppo in eplerenone (diuretico antagonista dell’aldosterone, già in
commercio ed usato nella terapia dello scompemso cardiaco, ndr) si è
documentata alla RM cardiaca una riduzione significativa dello strain (quantità
totale di deformazione, ndr) circonferenziale del ventricolo sn. Si conclude
che sono necessari ulteriori ricerche ma che comunque il farmaco potrebbe
funzionare soprattutto se iniziato precocemente.
Wanted:
80,000 British babies. Nature 2015;518:463. Si chiude l’ambizioso progetto USA di
uno studio longitudinale di 100.000 bambini dall’epoca prenatale all’età adulta
per studiare le complesse interazioni che agiscono sul loro sviluppo (Ambitious children’s study meets disappointing end. Science
2014;346:1441)(Spigolature
Dicembre 2014) e se ne apre un altro in UK (Life study) sperando che vada
meglio.
Frequent eye movements in
babies linked to autism, researchers say. BMJ 2015;350:h702. Una ricerca
(Shorter spontaneous fixation durations
in infants with later emerging autism, Scientific Report 2015; 6 Feb 2015, doi:10.1038srep08284) dimostra che più frequenti movimenti dei globi oculari nei
bambini piccoli non sono da soli un segno affidabile di una successiva diagnosi
di autismo, ma se individuati possono aiutare ad identificare prima eventuali
disturbi comportamentali. Sono stati sottoposti a tecnologia di rilevamento dei
movimenti oculari 104 b. di 6-9 mesi ad alto o basso rischio familiare di
autismo e si è documentato che i b. a cui poi è stata posta diagnosi di autismo
a 38 mesi muovevano gli occhi 3 volte al secondo vs le due volte di coloro che
non hanno avuto questa diagnosi. Il tempo di fissazione (l’intervallo tra i
movimenti saccadici) è risultato in questi più breve. Nell’autismo sembra vi
sia una precoce atipicità nelle misurazioni del precoce sviluppo attentivo. Ma
va ancora determinata la specificità di quanto trovato.
Can oxytocin treat autism? Science 2015;347:825. E’ ancora presto per
considerare applicabile la terapia con ossitocina nell’autismo? Sì, ma i primi
passi sono già stati fatti (Vedi anche Articoli Agosto 2014: Plasma oxytocin concentrations and OXTR
polymorphisms predict social impairments in children with and without autism
spectrum disorder. PNAS
2014;111:12258 e Dicembre 2013 Oxytocin
enhances brain function in children with autism. PNAS
2013;110:20953). L’ossitocina (ormone
prodotto dai nuclei ipotalamici e secreto nella neuroipofisi) promuove il comportamento sociale nell’uomo e negli
animali ed è stato suggerito che la sua alterata regolazione sia alla base
dell’autismo. Ci sono farmaci di ultima generazione, come agonisti MC4R (recettore
melanocortinico-4), che stimolano la liberazione di ossitocina endogena
cerebrale (ipotalamo) che sembra funzionare meglio della terapia ossitocinica
intranasale. E combinando tale terapia con quella comportamentale se ne
potenziano gli effetti. Nel topo la terapia farmacologica funziona. Ma
occorrono altri studi per verificare se la nuova terapia farmacologica funziona
(molti sono scettici sull’uso dell’ossitocina per via nasale), con esperimenti
nell’animale e poi con protocolli sperimentali controllati nell’uomo. E anche
come somministrarla, considerando gli effetti dell’esposizione cronica per
accertarsi che non interferisca con la maturazione cerebrale o se somministrarla
in modo intermittente. In altre parole non vi sono dati sufficienti perché il
medico la possa prescrivere o per i genitori la possano richiedere per i loro
figli con autismo.
A PET approach to imaging brain tumors. Science
2015;347:732. Commento di
un articolo (Venneti S. e al. Glutamine-based PET imaging facilitates enhanced metabolic
evaluation of gliomas in vivo. Sci
Transl Med 2015 Feb 11;7(274):274ra17) sull’uso di un nuovo tracciante, glutamina marcata, per
studiare i tumori cerebrali. Non è infatti possibile utilizzare per analizzare
questi tumori il comune tracciante, glucosio marcato, perché non solo le
cellule tumorali ma anche le cerebrali normali hanno una gran richiesta di
glucosio.
Chromothriptic
Cure of WHIM Syndrome. Cell 2015;160:868.
La s. WHIM (verruche, ipogammaglobulinemia, infezioni
ricorrenti e myelokathexis cioè mancata fuoriuscita di neutrofili maturi
con ipercellularrità del midollo osseo e neutropenia) è una rara malattia AD (MIM #193670) da mutazione con acquisizione di funzione di
un recettore delle chemochine CXCR4.
Giunta all’osservazione medica pz di 58 anni che sino ai 38 anni
aveva il quadro classico della malattia, come altre sue due sorelle, e che a
quella età ha avuto un miglioramento clinico, risoluzione degli episodi di
gravi infezioni, scomparsa delle verruche e non più neutropenia, anzi
leucocitosi anche dei neutrofili, normali i linfociti. In questa pz è stata
documentata una cromotripsi (catastrofe cromosomica, wiki) con delezione casuale
dell’allele mutato (il gene è in 2q22) e di altri 163 geni di una copia del cromosoma 2 che ha
“curato” la malattia; l’evento è avvenuto nelle cellule staminali
ematopoietiche (HSC) che avevano ripopolato la linea mieloide ma non la
linfoide. Questo esperimento della natura suggerisce che la parziale
inattivazione di CXCR4 potrebbe migliorare l’attecchimento di midollo osseo nei
pz trapiantati.
A Randomized, Controlled Trial of Oral Propranolol in
Infantile Hemangioma. NEJM 2015;372:375. Sperimentazione clinica
di fase 2-3 multicentrica randomizzata a doppi cieco con propanololo per os nel
trattamento dell’emangioma proliferante infantile (età 1-5 mesi). I risultati
parziali della sperimentazione (ClinicalTrials.gov number, NCT01056341) mostrano che il
propanololo alla dose di 3mg/kg peso corporeo al giorno per 6 mesi è stato efficace
per il trattamento dell’emangioma.
Outcomes of Pregnancy after Bariatric Surgery. NEJM 2015;372:814. L’obesità materna è associata ad increment
di rischio di diabete gestazionale, macrosomia, natimortalità, nascita
pretermine e malformazioni congenite. Non è noto il rischio di tali
complicazioni per le donne sottoposte a chirurgia bariatrica.
Ricorrendo al registro nati svedese dal 2006
al 2011 sono state individuate 670 gravidanze singole su 627.693 di donne sottoposte a tale chirurgia. E’ stato
confrontato il rischio delle complicazioni su riportate con il confronto con un
numerose campione di donne con BMI simile a quello prima dell’antecedente all’intervento
chirurgico del campione analizzato.
La
chirurgia bariatrica è risultata associate a ridotto rischio di diabete gestazionale,
macrosomia, natimortalità e
nascita pretermine.
Vedi anche l’editoriale Bariatric Surgery before Pregnancy — Is This
a Solution to a Big Problem?. NEJM 2015;372:877 (sorry, non ho il pdf , ndr).
The Microbes Within. Nature 2015;518:S2. Il
microbioma umano, costituito da circa mille miliardi di microbe che vivono nel
nostro corpo, in gran parte nell’intestino, è oggetto di studio nel Human
Microbiome Project reference database a partire dal 2012 ricorrendo alle nuove
tecniche di sequenziamento. Il microbioma è necessario per la nostra vita
perché digeriscono il cibo, producono sostenze antiinfiammatorie e insegnano al
nostro sistema immunitario di distinguere gli “amici” dai “nemici”.
In questo Supplemento di Nature vengo affrontati i vari studi sul microbioma.
The
Peacekeepers. S3. Amid the trillions of
microbes that live in the intestines, scientists have found a few species that
seem to play a key role in keeping us healthy
Thinking from the Gut. S13. The
microbiome may yield a new class of psychobiotics for the treatment of anxiety,
depression and other mood disorders.
Why Microbiome Treatments Could Pay Off Soon. S5. Effective
interventions may come before all the research is in.
The Gene-Microbe Link. S7. Evidence that
genes shape the microbiome may point to new treatments for common diseases.
Microbiome Engineering . S10. Synthetic biology may lead to the creation
of smart microbes that can detect and treat disease.
The Diverse
Microbiome of the Hunter-Gatherer S14. The
Hadza of Tanzania offer a snapshot of the co-adaptive capacity of the gut
ecosystem.
Your Microbes at Work: Fiber Fermenters Keep Us
Healthy. S9.
Obituary: Mary Frances
Lyon (1925–2014), Cell 2015;160:567 e Lancet 2015;385:768. Non si può non ricordare chi ha scoperto il fenomeno dell’inattivazione
casuale del cromosoma X. Chi è interessato a leggersi in una pagina la storia
di questa scoperta legga il necrologio su Cell. Molto bello.
IMMAGINI
Ectopia
Lentis. NEJM 2015;372:e13. Impressionante l’immagine di dislocazione bilaterale
posteriore del cristallino in questa donna di 31 anni con s. Marfan con una
storia di ambliopia (“occhio pigro”, ndr) e da 3-4 mesi progressiva perdita di
acuità visiva. Ha rifiutato l’intervento e dopo 2 anni il visus è rimasto
stabile. Accusava anche perdita dell’udito, poi interpretata come un’infezione
virale.
Con
endgame che ti dice che fare e perchè:
Joint pain in hereditary
multiple exostoses. BMJ
2015;350:h656. Uomo di 72 anni che ha esostosi ereditaria e che
ha dolori e irrigidimento dell’anca ds, in peggioramento. Viene mostrata la Rx
pelvica.
E poste le
seguenti domande:
1.
What abnormalities does the radiograph show?
2.
What other disease process might be a concern?
3.
What other imaging would be useful for your assessment?
4.
What are the management options in this patient?
TERAPIA CON CELLULE STAMINALI
Human stem cell-derived retinal cells for macular diseases. Lancet
2015:385:487. Commento di un articolo di
risultati di una sperimentazione clinica (Human
embryonic stem cell-derived retinal pigment epithelium in patients with
age-related macular degeneration and Stargardt’s macular dystrophy: follow-up
of two open-label phase 1/2 studies. Pg. 509) con cellule staminali embrionali umane (hESC)
per il trattamento della degenerazione maculare atrofica (ClinicalTrials.gov,
NCT01344993) e la Distrofia maculare Stargardt (NCT01345006), che sono le
principali cause di cecità giovanile e dell’adulto nei paesi sviluppati.
La sperimentazione ha mostrato che il trapianto a
medio e lungo termine è sicuro, ha attecchito, ha determinato un netto
miglioramento visivo e, importante, che le cellule totipotenti sono
potenzialmente attive e usabili anche per altre malattie che necessitano di
riparazione o sostituzione tissutale.
ZIBALDONE
***
In new
crowdfunding trend, donors decide fate of clinical trials. Nature Medicine 2015;21:101. Chi dona per beneficienza vorrebbe sapere a chi vanno i soldi. E dal
2008 la Croce Rossa ha appunto l’opzione di una donazione diretta. E questo ha
portato a creare portali, come Kickstater, in cui si può presentare un progetto
da finanziare (http://www.bobos.it/benvenuto-in-italia-kickstarter_50750.htm), insomma una sorta di
crowdfunding. Ci sono siti web (Consano.org o MedStartr) in cui ricercatori si
rivolgono al pubblico per favorire l’implementazione clinica di nuovi farmaci e
l’organizzazione di sperimentazioni cliniche (Cancer
Research UK e Give to Cure Foundation). Questo perché “There were clinical trials ready to go,
patients available, and the only thing stopping it was money”. Nella
prima pagine del sito web della fondazione della ricerca sul cancro UK, che
opera da anni, dal 2009 il possibile donatore ha la scelta quale attività vuole
finanziare, inclusa la scelta di individuare specifici tipi di cancro, ricerca
di base o sperimentazioni cliniche. Con l’ovvio rischio, com’è accaduto nel
2014, che i fondi raccolti non fossero sufficienti per condurre la ricerca e
l’organizzazione era pronta a restituirli, ma i donatori poi li hanno versati
comunque. Invece altre organizzazioni prevedono, se non si raggiunge il
finanziamento minimo, di usarli per altri scopi. Sempre Cancer Research UK ha
notato che mentre nelle normali donazione chi dona è più spesso di sesso
femminile e di una certa età, per il crowdfunding sono coinvolti soprattutto
maschi e giovani. Quindi con questo sistema si raggiungono più potenziali
donatori (interessante, ndr).
UCL geneticist faces
questions over image duplication. Lancet 2015;385:593. Manipolazione e duplicazioni di immagini in lavori scientifici. Mica
male per uno che fa parte del National
DNA Database Ethics Group e, tra i vari incarichi e ruoli, è stato nominato
Commander of the Order of the British Empire nel 2010 per l’istruzione superiore.
The dark side of sunlight and
melanoma. Science 2015;347:824. Perspective e articolo (Chemiexcitation of melanin derivatives induces DNA
photoproducts long after UV exposure. Pg. 842) sul fatto che chi ama passare ore a prendere il sole sulla
spiaggia (sun worshippers ) sappia che l’esposizione alle UV, causa di
mutazioni del cancro della cute, continua a fare prodotti tossici per molte ore
dopo. Nel lavoro si dimostra che la causa di questo effetto protratto nel tempo
è la melatonina, che è stata sinora considerata un fattore protettivo del
cancro. Gli AA propongono l’ipotesi che la chemioeccitazione, processo di
eccitazione causato dalle UV con la produzione di ossigeno reattivo e specie
reattive dell’azoto, avviene a carico dei frammenti melaninici. Questa energia
è quindi trasferita al DNA producendo lo stesso danno, ma al buio. Questo
effetto potrebbe essere mitigato usando creme maggiormente protettive e
ricorrendo a sostanze che interferiscono con le sostanze prodotte.