mercoledì 27 gennaio 2016

Spigolature Genetica Clinica/Umana Novembre 2015. R. Tenconi



Raccolta e brevi commenti di articoli di Genetica Medica e Umana e di interesse generale del mese di Novembre 2015 (Spigolature) che hanno attirato la mia attenzione o curiosità, pubblicati nelle seguenti riviste: British Medical Journal, Lancet, Lancet Neurology, Nature, Nature Biotechnology, Nature Genetics, Nature Medicine, Nature Neuroscience, Nature Reviews Genetics, Nature Reviews Neuroscience, NEJM, PNAS, Science & Cell.

DA NON PERDERE
How to talk to someone with an “untreatable” lifelong condition. BMJ 2015;351:h5037. Cosa dire, come comunicare al pz, che quello che ha non è curabile. Viene presentata l’esperienza di un pz con prostatite cronica o sindrome di dolore pelvico cronico che ha chiesto all’urologo come si poteva fare per alleviare il dolore, e la risposta dell’urologo: “Well, it might burn itself out, anywhere from four years to . . . perhaps never”.  He shrugged (alzato le spalle) …. on that last word and the consultation was over”.
Alla fine ha trovato che gli prestava ascolto ed empatia: “Well, I’m afraid we don’t really know; prognosis varies greatly. There are some evolving guidelines you can look at here; once you’ve had a chance to read them we can discuss them if it would help. In the meantime, though, what other support do you have to manage this terrible condition? And what else can I do to help you with this?’. Non ci voleva molto, vero?

Ancora sull’empatia ma stavolta per evitare accertamenti inappropriati: How to make less more: empathy can fill the gap left by reducing unnecessary care. BMJ 2015;351:h5831. Parlare con i pz e spiegare perché non c’è indicazione a quell’accertamento che chiedono, anche con insistenza.

No evidence that polygynous marriage is a harmful cultural practice in northern Tanzania. PNAS 2015;112:13827. Si è sempre considerate la poliginia (maschio con più mogli) come una situazione sfavorevole per le mogli ed i figli. Nel lavoro sono state studiate e paragonate situazioni di poliginia e monogamia in 56 villaggi del nord della Tanzania dove la poliginia è diffusa in alcuni gruppi etnici. Come previsto, si è osservato che la poliginia comporta una riduzione della disponibilità di cibo e dello stato di salute dei bambini. Ma questo effetto sembra sia dovuto interamente al fatto che la tendenza alla poliginia è maggiormente presente nei villaggi marginalizzati ed ecologicamente vulnerabili e in alcuni gruppi etnici.
Ma se si confronta la situazione nei singoli villaggi la poliginia spesso comporta invece una miglior sicurezza nell’avere più cibo e un miglior stato di salute nei bambini. E le famiglie con poliginia hanno più bestiame e più terreni agricoli di quelle monogame. Quanto osservato è consistente con un modello in cui la poliginia è nell’interesse strategico delle donne e dei bambini quando queste dipendono dall’uomo per le risorse. Gli AA sottolineano l’importanza del contesto locale nello studiare le implicazioni di pratiche culturali e suggeriscono che in sedi in cui vi sono notevoli differenze di ricchezza tra i maschi proibire la poligamia può ridurre le opzioni matrimoniali delle donne.
Qualcosa da ricordare bene per tutti noi: quando consideriamo le implicazioni sulla salute di pratiche culturali dobbiamo aver ben presente le alternative realizzabili in quel contesto.

Siri, What Should I Eat? Cell 2015;163:1051. Siri è una app che si può definire come quell’educato (ti ripete le info se non capisci e quando lo mandi al diavolo ti risponde sempre gentilmente) assistente digitale presente in alcuni dispositivi come iPhone o iPad. Premessa al commento dell’articolo (Personalized Nutrition by Prediction of Glycemic Responses. Pg. 1079): 1. l’eccessiva glicemia postprandiale è certamente un’epidemia globale e un importante fattore di rischio di prediabete e di diabete II; 2. I suggerimenti dietetici che si danno sono inefficaci (vedi sotto). Il lavoro riguarda lo sviluppo di un algoritmo di intelligenza artificiale (machine learning) che predice con accuratezza la risposta glicemica individuale ai pasti, una prima tappa di  nutrizione personalizzata in persone con intolleranza al glucosio. Sono stati monitorati tramite un sensore per 7 giorni ogni 5’ i livelli di glucosio interstiziale sottocutaneo in un gruppo di 800 persone non diabetiche di età 18-70 anni ed è stata trovata un’alta variabilità di risposta allo stesso cibo. E’ stato preparato un algoritmo machine-learning che integra vari parametri (glucosio, abitudini alimentari, antropometriche, attività fisica, e il microbiota intestinale – analizzato all’inizio della prova) in grado di prevedere accuratamente la glicemia postprandiale. Il controllo dietetico tramite SIRI è risultato efficace perché il suo uso ha determinato una riduzione significativa di risposta postprandiale e significative modificazioni del microbiota intestinale (nuova raccolta). In sintesi la dieta personalizzata modifica l’incremento glicemico postprandiale e le sue conseguenze metaboliche.

Regenerative medicine: Current therapies and future directions. PNAS 2015;112:14452. La medicina rigenerativa è una medicina interdisciplinare che applica i principi di ingegneria e della scienza della vita per promuovere la rigenerazione annullando potenzialmente gli effetti su tessuti o organi danneggiati dalle malattie. In questa Review vengono presentate le terapie e gli approcci terapeutici attuali (in Tab. 1 le 10 approvate dalla FDA) e in corso di sperimentazione clinica, suggerendo anche quale saranno in futuro le nuove terapie rigenerative.

Noninvasive detection of fetal subchromosomal abnormalities by semiconductor sequencing of maternal plasma DNA. PNAS 2015;112:14760. Un bel passo in avanti della tecnica di screening prenatale non invasivo (NIPT) delle aneuploidie. In questo lavoro si è voluto verificare se applicando tale tecnica usando la piattaforma SSP (semiconductor sequencing platform), economica facilmente applicabile e di veloce esecuzione, sia possibile identificare microdelezioni o microduplicazioni in donne (1.476 gravide, età media 29.7 ± 5.4 a, all’età gestazione media di 24 ± 6 settimane(tardi certo ma selezionate per patologia ecografica, ndr) con feto ad alto rischio in quanto portatore di malformazione ecografica. Con aCGH (da tecnica invasiva) sono state individuate 78 CNV, di dimensioni da 0.52 a 84 Mb in 57 campioni, molti in regioni sindromiche, mentre con la tecnica presentata sono state trovate in 56 di questi 78 (72%). Le dimensioni delle CNV fanno la differenza (la nuova tecnica risulta meno accurata se sono <5 Mb). Buona parte dei falsi positivi ottenuti sono dovuti, da conferma con aCGH, a CNV materni. Rispetto all’aCGH la sensibilità cumulativa, aneuploidie e microanomalie genomiche, è risultata dell’85.4%. La specificità cumulativa è del 95.7% e la sensibilità, escludendo le CNV di dimensioni <5 M, è del 98.3% (quello che mancava al NIPT, ndr).   

PER I PEDIATRI E PER ALTRI SPECIALISTI (Pediatri, Neuropsichiatri Infantili, Neurologi, Ostetrici, Cardiologi, Psichiatri, ORL, Medici della riproduzione, Patologi ecc.).
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Deep brain stimulation for Rett syndrome. Nature 2015;526:331. I disordini con disabilità intellettiva hanno in genere una base genetica e sono resistenti ai trattamenti, in particolare non vi sono terapie in grado di ridurre l’apprendimento, la memoria, la concentrazione e la comunicazione. Le cure proponibili sono basate su farmaci e, meno frequentemente, a terapie genetiche. Nel lavoro sullo stesso fascicolo (Forniceal deep brain stimulation rescues hippocampal memory in Rett syndrome mice. Pg. 430) si dimostra che nel topo la stimolazione elettrica di una regione cerebrale profonda (DBS) è in grado di ridurre le difficoltà di apprendimento in un modello di s. Rett, sindrome, importante causa di disabilità intellettiva nelle femmine. Nel lavoro sono stati impiantati elettrodi nella fimbria del fornice dell’ippocampo, responsabile per alcuni tipi di memoria ed intersezione di fibre che collegano le regioni ippocampali in ambedue gli emisferi. La stimolazione elettrica per 2 settimane nei topi trattati migliora nettamente l’apprendimento spaziale ippocampale e la memoria della paura contestuale con normalizzazione delle prestazioni (percorso per raggiungere una piattaforma sommersa), mentre nei topi normali la stimolazione le migliora solo di poco rispetto ai non trattati. Note di cautela perché si tratta di esperimenti su animali che possono avere, come succede per i farmaci, risposte diverse da quelle che si possono avere nella nostra specie. I risultati indicano comunque che la parte anatomica stimolata ha un ruolo in specifiche prestazioni, non altri segni clinici della s. Rett come la patologia ansiosa, le sensibilità al dolore o il controllo motorio; ma questa limitazione potrebbe essere evitata con stimolazioni in altre aree cerebrali. Dice il commento che come prossima tappa si vorrà capirne i meccanismi dell’effetto della stimolazione sulle prestazioni, probabilmente tramite modificazioni della forza delle connessioni sinaptiche tra neuroni. Si dimostra infatti che il potenziamento a lungo termine, un particolare tipo di plasticità sinaptica richiesto per alcuni tipi di memoria, è alterato nel topo Rett ma è nettamente migliorato dalla DBS, stimolazione che anche è in grado di favorire la formazione di neuroni dalle cellule staminali dell’ippocampo. E’ ancora da dimostrare però che questo non sia solo un semplice segno dell’elettrostimolazione ma stia invece alla base del miglioramento delle prestazioni. Riguardo la tecnica, è invasiva ma sembra non associata a rischi e controllabile. Ed è ancora da dimostrare che possa un’opzione terapeutica per questa o per altre malattie.
Vedi anche Brain stimulation in children spurs hope — and concern. Nature 2015;525:4 (Spigolature Settembre 2015) e le note di cautela sottolineate nell’articolo.

Why has scientific productivity increased in Italy? Lancet correspondence 2015;386:2143. In Italia nel 2011 è stato introdotto un nuovo sistema di reclutamento degli universitari con nuove regole per l’abilitazione scientifica nazionale con 3 criteri obiettivi di produttività scientifica. In ambito medico i risultati sono sorprendenti: in base agli indicatori di produttività (SCImago statistics con valutazione del numero di pubblicazioni, documenti citabili, citazioni, autocitazioni, citazione per documento, H-index) l’Italia era al 7° posto tra 217 paesi nel 2009 ed è salita al 6° tra 221 paesi nel 2014 sorpassando la Francia. Ai primi posti ci sono gli USA, Cina, UK, Germania e Giappone. Di rilevante sono anche due fattori da considerare: 1. tutti i paesi sviluppati hanno perso almeno un posto in questo periodo tranne USA, Canada, Australia e Italia. 2. Dal 2009 al 2004 l’Italia ha avuto una grave crisi finanziaria che ha causato una riduzione dei fondi per ricerca con fondi pubblici tra i più bassi nei paesi industrializzati, fondi pubblici per la ricerca che nel 2012 (in miliardi di dollari) è stata di 31 $ per la Germania, 19.5 $ per la Francia, 13 $ per UK e 11.5 $ per l’Italia. Considerando la produzione scientifica la crescita quantitativa nel periodo 2009-2014 in Italia è stata del 15.7%, 12.5% in Germania, 9.9% in UK e 7.5% in Francia, questo nonostante il trend del prodotto interno lordo e degli investimenti. Il motivo di questi risultati, secondo il parere dell’A, è l’introduzione del nuovo modo di reclutamento degli universitari. Che pone però qualche problema per il reclutamento dei giovani ricercatori.

Una figura meno bella:
Italian scientists slam trial selection. Nature 2015;528:15. Con il sottotilo “Senate assigns a stem-cell trial €3 million — but researchers call instead for an open competition”. Con i ricercatori che si ribellano che vengano attribuiti fondi pubblici al “capriccio” dei politici (approvato il 20 Novembre) e che chiedono ritirare l’emendamento alla legge finanziaria che prevede 3 milioni di euro previsti per sviluppare la sperimentazione con cellule staminali ad un singolo gruppo e procedere invece con una competizione scientifica basata sul merito (lettera di 29 ricercatori su La Stampa). Questa nota su Nature ricorda il finanziamento che il parlamento italiano ha fatto nel 2013 per una ricerca sulle cellule staminali affidato ad una sola istituzione (Fondazione Stamina), finanziamento poi ritirato dopo una campagna durata 1 anno da parte dei ricercatori che hanno dimostrato che la sperimentazione era basata su una cattiva scienza e su pratiche illegali. L’attuale emendamento alla Legge Finanziaria riguarda una sperimentazione in fase II basata sul trapianto di cellule staminali umane in pz con Sclerosi Laterale Amiotrofica. Non menziona una specifica ricerca, ma degli 11 protocolli approvati per la sperimentazione con cellule staminali in Italia, solo uno rispetta i criteri previsti dall’emendamento (ma guarda un po’ il caso! Ndr), ed è quello del laboratorio di un ricercatore sulle cellule staminali che è Direttore della Casa Sollievo della Sofferenza di Foggia, ricercatore a cui comunque va la stima di tutti coloro cha hanno fatto la petizione.

Methylphenidate for attention-deficit/hyperactivity disorder in children and adolescents: Cochrane systematic review with meta-analyses and trial sequential analyses of randomized clinical trials ADHD therapy. BMJ 2015;351:h5203. La meta-analisi porta a concludere che la terapia con metilfenidato migliora i sintomi e il comportamento generale secondo gli insegnanti di b. ed adolescenti con ADHD e una miglior qualità di vita secondo i loro genitori, di grado non ben precisabile. Senza significativi effetti avversi.
L’editoriale (Methylphenidate for ADHD. BMJ 2015;351:h5875) pur sottolineando la bontà della ricerca rileva che occorrono studi di diverso tipo e soprattutto di lungo termine per stabilirne l’efficacia.

Off-label drug use is associated with raised risk of adverse events, study finds. BMJ 2015;351:h5861. Note di cautela per le prescrizioni off-label (termine che indica un’applicazione diversa da quella prescritta per indicazioni, dose, complicazioni ecc.) che in USA ad es. arrivano ad essere un terzo delle prescrizioni mediche. Da uno studio canadese (Association of Off-label Drug Use and Adverse Drug Events in an Adult Population.  JAMA Intern Med. 2016;176:55) risulta che tale pratica è associata ad un incremento del 44% di rischio di eventi avversi e addirittura del 54% se la scelta il farmaco off-label non si basa su una forte evidenza scientifica. Il rischio è maggiore per prescrizioni a donne, a pz che assumono più (5-7) farmaci, pz con patologie cardiovascolari e in particolare a pz che ricevono agenti contro le infezioni.
Gli AA suggeriscono opportunamente la necessità di un monitoraggio elettronico successivo alle prescizioni on-label o off-label. L’editoriale fa presente che  un giudice federale ha stabilito che le restrizioni poste dalla FDA per la promozione di prescrizioni off-label vìola il primo emendamento della costituzione USA che garantisce il diritto di una libera comunicazione (per evitare denunce da parte dei sempre ben informati giudici italiani dei vari TAR mi astengo da commenti, ndr).

Gaps in antenatal care are found in most stillbirths. 351:h1693. Da uno studio di un campione casuale di bambini (133) nati morti nel 2013, a termine, gravidanza con un solo feto, senza anomalie congenite, è risultato che a due terzi delle donne con un fattore di rischio di sviluppare diabete non era stato chiesto di eseguire il test di tolleranza al glucosio e che in due terzi dei casi non era stato monitorata la crescita fetale, come previsto dalle linee guida nazionali UK (MBRRACE-UK perinatal confidential enquiry: term, singleton, normally formed, antepartum stillbirth. Nov 2015. www.npeu.ox.ac.uk/MBRRACE-UK). In più metà delle donne aveva contattato l’unità di ostetricia denunciando ridotti o assenti movimenti fetali e in metà di queste lo studio ha rilevata una mancata adozioni di procedure che avrebbero potuto evitare la morte intrauterina, come esecuzione di esami, errori di interpretazione del tracciato cardiaco e altro.
Opportunamente il documento raccomanda una consulenza ostetrica successiva all’evento per discutere le possibile cause, la probabilità di ricorrenza e la pianificazione di eventuali ulteriori gravidanze.

Fourteen babies born after round spermatid injection into human oocytes. PNAS 2015;112:14629. L’azoospermia (assenza di spermatozoi nell’eiaculato) è una condizione relativamente frequente (1% dei maschi), il 94% ha la forma non ostruttiva. All’aspirazione testicolare di sperma (TESE, microscopic testicular sperm extraction) nel 60% si trovano spermatociti testicolari o spermatidi alla stadio tardivo usabili per la fecondazione. In caso contrario questi maschi sono considerati sterili, ma potrebbero avere spermatide rotondo che possono essere usati con iniezione negli oociti maturi. E’ stata applicata questa tecnica (ROSI, microsurgical injection of round spermatids) con successo con la nascita di 14 bambini sani. ROSI risulta però meno efficiente rispetto alla TESE e ICSI (intracytoplasmic sperm injection) e comunque in ambedue le tecniche applicate i migliori risultati si ottengono con il congelamento embrionale.

Anti-VEGF treatment improves neurological function and augments radiation response in NF2 schwannoma model. PNAS 2015;112:14676. La radioterapia nello schwannoma vestibolare progressivo (VS) può causare una deficit uditivo irreversibile e debilitante. Vi è quindi la necessità di trovare un modo per ridurne gli effetti negativi e aumentare l’efficacia della terapia radiante. Nel VS sono espressi sia il fattore di crescita vascolare endoteliale (VEGF) che i suoi recettori (VEGFR) e l’espressione correla positivamente con la crescita dello schwannoma. Il farmaco bloccante l’angiogenesi Bevacizumab (Avastin) migliora temporaneamente le capacità uditive nei pz con Neurofibromatosi tipo 2 (lo schwannoma bilaterale è tipico di questa malattia genetica) con un meccanismo non noto.
In questo lavoro si chiarisce la modalità di azione preservante l’udito del farmaco anti VEGF e suggerisce che nei pz con schwannoma vestibolare progressivo non da NF2 la terapia anti VEGF associata alla radiazione ne favorisce l’efficacia riducendone la dose.

Eggs unlimited. Science 2015;350:620. Sottotitolo: A company’s fertility treatments spark disbelief as well as hope (a braccio: suscita incredulità ma nello stesso tempo anche speranza). Il racconto comincia raccontando ciò che un utente di un forum dedicato all’infertilità scrive nell’Agosto 2014 che ha letto sul sito di OvaScience l’annuncio che giro di poco ci sarebbe stato un nuovo modo di trattamento degli oociti per favorire la procedura della fertilizzazione in vitro (IVF) e chiede chi ne sa di più. Nel giro di 14 mesi ci sono state più di 3.500 risposte, per sottolineare l’interesse sull’argomento. Il biologo che ha fondato la compagnia afferma che quanto è scritto nei testi che gli oociti che hai alla nascita sono tutti quelli che hai, sono contati non corrisponde a verità. E ha proposto e ora attuato che se prendi ad una donna infertile via laparoscopica tessuto corticale ovarico, ne estrai i precursori degli oociti, ne estrai i mitocondri e li inietti insieme allo spermatozoo nel citoplasma di un oocita riesci ad ottenere un embrione da trasferire alla donna. In realtà nel commento su Science ne viene fatta la lunga storia e in prima pagina pubblicata la foto di un neonato concepito così, nato lo scorso Aprile. E ne sono nati altri 16. Alcune perplessità espresse da parte di qualche embriologo clinico, ma sembra che funzioni. Punto dolente, il costo del trattamento chiamato AUGMENT: oltre 25,000$, a cui si aggiungono i costi per la clinica e ancora 25,000$ per il ciclo della IVF.

Helminth infection, fecundity, and age of first pregnancy in women. Science 2015;350:970. L’infezione intestinale da elminti (agenti infestanti molto comuni metazoi che causano infezioni con parassitismo che elude facilmente le comuni difese immunitarie dell’organismo ospitante, ndr) causa alterazioni immunologiche che possono interferire con la fecondità e la gravidanza. Lo studio longitudinale di 9 anni riguarda l’associazione tra infestazione elmintica intestinale e fertilità in quasi 1.000 donne boliviane. Si è osservato che le differenti specie di elminti hanno diversi effetti sulla fecondità, l’infezione da ascaris lumbricoides (verme cilindrico della famiglia degli ascaridi) è associato con una più precoce gravidanza e con un più breve intervallo tra i figli, mentre infezioni da anchilostoma (nematode della famiglia ancilostomatidi, ndr) sono associate al ritardo di concepimento e aumentato intervallo temporale tra i figli. Questo significa che le infestazione da eleminti comportano conseguenze fisiologiche ed immunologiche con effetti significativi sulla fertilità umana.

Long term trends in prevalence of neural tube defects in Europe: population based study. 351:h5949. Risultati del registro europeo dei difetti congeniti (EUROCAT) che opera dal 1980 sull’epidemiologia dei difetti congeniti, in questo caso dei difetti del tubo neurale (NTD), malformazioni che tipicamente hanno una diversa prevalenza neonatale da paese a paese (in generale e includendo anche le IVG: 9.1:10.000, dell’Italia è inclusa solo la Toscana) e per i quali è possibile la prevenzione mediante assunzione da parte della futura madre di acido folico in epoca precedente la gravidanza, prevenzione raccomandata ma in nessun paese europeo resa obbligatoria. Nonostante le raccomandazioni per la prevenzione di questi gravi difetti congeniti si è documentata una prevalenza neonatale sostanzialmente invariata dal 1991 al 2011. Per i nati vivi si è invece osservata una riduzione di prevalenza neonatale soprattutto per l’anencefalia. Viene consigliata una diversa e più efficace politica preventiva con l’aggiunta di acido folico agli alimenti di base come in altri paesi (commento personale avendo collaborato per molti anni con l’EUROCAT: il mancato effetto dell’ac. folico sul trend dipende dal fatto che, almeno in Italia, sconsideratamente ne viene consigliata l’assunzione a gravidanza già in corso, serve a nulla; per il trend dell’anencefalia lo screening ecografico riguarda ormai praticamente tutte le gravidanze e ne è migliorata la detection rate). Vedi anche l’editoriale Folic acid fortification  for Europe?BMJ;351:h6198.

HEAD TO HEAD
Should psychiatric hospitals completely ban smoking? BMJ 2015;351:h5654. Da una parte coloro (Action on Smoking and Health di Londra e Royal College of Psychiatrists) che dicono che il vizio del fumo, 3 volte più frequente nelle persone con disturbi psichiatrici, è molto dannoso e va bandito dagli ospedali psichiatrici (dentro e fuori); l’altro (ex General pratictioner e poi scrittore) invece sostiene che non è etico privare dell’autonomia queste persone e imporre un trattamento che consiste nell’astinenza. E voi?
Pro: ci sono prove che le persone con problemi psichiatrici muoiono prematuramente (sino a 17.5 anni prima) per malattie legate al fumo. Ma è credenza comune che fumare aiuta a convivere con la propria patologia psichiatrica e riduce lo stress, per cui molti non vogliono smettere. Vi è anche un comune atteggiamento permissivo verso questi pz, che possono liberamente fumare all’aperto.
La Corte di Appello inglese ha concluso che a casa propria si può fare quello che si vuole, ma non in un ospedale psichiatrico in quanto fumare non è un diritto fondamentale della persona. E anche il National Institute for Health and Care Excellence raccomanda misure che portino all’astinenza dal fumo.
In alcuni ospedali adottano misure atte ad evitare il fumo come la somministrazione di nicotina o il ricorso alle sigarette elettroniche. Ma non possiamo permettere che persone affidate alle nostre cure si procurino un danno alla salute fumando.
Contro: comincia elencando il principio dell’autodeterminazione. Queste persone sono ricoverate per proteggerle dai danni che si possono fare per la malattia psichiatrica, solo per questo, per il resto sono adulti autonomi.  Dire che il fumo fa male alla salute è una banalità, non un principio etico e per l’autonomia morale è più importante fare scelte sbagliate che obbedire a degli ordini. Costringerle a non fumare è come considerarle dei bambini e umiliare la loro umanità. Oltretutto impedire che fumino porta a far sì che si rifiutino di accedere ai servizi psichiatrici ed essere aiutati per la loro malattia. I fumatori negli ospedali psichiatrici lamentano il sovraffollamento, e la scarsità di personale, la frustrazione, la noia e l’inattività che e fumare dà loro un certo sollievo.  Sarebbe meglio che gli operatori sanitari degli ospedali psichiatrici si occupino di trattare la malattia causa del ricovero e lascino le altre decisioni riguardanti gli aspetti generali della salute a coloro che sono qualificati a prenderle, cioè ai pz stessi.
Lettere: Reasons not to ban smoking in psychiatric hospitals. Pg.h6286  di un consulente psichiatra); A complete smoking ban in psychiatric hospitals is ethically wrong. Pg. h6288 di un docente di salute pubblica.

IMMAGINI
Nail changes. BMJ 2015;351:h6072. Spot diagnosis: linee bianche trasversali a livello delle unghie, chiamate line Mees, forma più lieve delle linee Beau. Dovute a varie cause: chemioterapia, insufficienza renale, malaria, avvelenamento da arsenico, tallio o da altri metalli pesanti o altro.

Cystine Crystals in Bone Marrow. NEJM 2015;373:e27. Immagini di cristalli di cistina visti al microscopio nel preparato di midollo di una bambina di 1 anno con scarsa crescita, lieve anemia, ipofosfatemia, ipovitaminosi D, glicosuria e proteinuria da cistinosi, malattia da accumulo lisosomiale con accumulo dell’aminoacido cisteina.

TERATOLOGIA
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Risks during pregnancy in women with epilepsy. Lancet 2015;386:1804. Editoriale di un articolo sullo stesso fascicolo (Epilepsy in pregnancy and reproductive outcomes: a systematic review and meta-analysis. Pg. 1845) sul rischio materno-fetale quando la madre è epilettica. Sappiamo che per alcune patologie come le malformative e i deficit cognitivi e comportamentali fetali il rischio dipende dal farmaco antiepilettico a cui i feti sono esposti: valproato rischio del 9.3% a 1 anno di età per malformazioni e deficit cognitivi e comportamentali; fenobarbital 5.5 % e topiramato 4.2% per malformazioni. Per carbamazepina rischio 2.9%, lamotrigina (2.2%) , levetiracetam (2.4%), oxcarbazepina (2.2%). Rischio praticamente uguale a quello della popolazione generale per deficit cognitivi per carbamazepina, lamotrigina, and levetiracetam. Non noto il rischio per altri antiepilettici e per politerapie.
Nel lavoro commentato si è voluto stimare nelle donne con epilessia il rischio di complicazioni materne e fetali, escludendo le malformazioni e i deficit cognitivi e comportamentali, mediante una review sistematica e una meta-analisi di studi osservazionali (38 studi con quasi 3 milioni di gravidanze). Le gravide epilettiche hanno un rischio aumentato di aborti spontanei (odds ratio 1.54 con IC 95% di 1.02–2.32), emorragia prima del parto (1.49, IC 1.01–2.20), emorragia postpartum (1.29, IC 1.13–1.49), ipertensione arteriosa (1.37, IC 1.21–1.55), parto indotto (1.67, IC 1.31–2.11), cesareo (1.40, IC 1.23–1.58), parto pretermine (1.16, IC 1.01–1.34) e deficit di crescita fetale (1.26, IC 1.20–1.33). Per coloro in terapia farmacologica vi è un aumentato rischio di complicazioni per emorragia postpartuma (1.33, IC 1.16–1.54), parto indotto (1.40, IC 1.05–1.85), deficit di crescita fetale (3.51, IC 1.23–10.01) e ricovero in reparto di terapia intensiva neonatale (1.42, IC 1.13–1.78). Le gravide in politerapia nei confronti di quelle in monoterapia hanno in maggior rischio di cesareo (1.47, IC 1.07–2.02). Non rilevato rischio aumentato per mortalità neonatale.
In conclusione gli AA dicono che l’epilessia e l’esposizione a farmaci antiepilettici sono associati ad un lieve ma significativo rischio di varie patologie nel corso della gravidanza. L’editoriale commenta che queste conclusioni sono utili in consulenza ma sottolinea anche che mancano informazioni risguardo a variabili quali la parità, tipo di epilessia e, per alcuni confronti (mono- politerapia), la differenza di numerosità dei campioni. Un utile suggerimento: opportuni studi di gravide non epilettiche sottoposte a farmaci antiepilettiche che trovano indicazione (circa la metà) per altre patologie, come dolore, malattie psichiatriche.

Should serial fetal biometry be used in all pregnancies? Lancet 2015;386:2038.Commento di uno studio di coorte prospettico sullo stesso fascicolo (Screening for fetal growth restriction with universal third trimester ultrasonography in nulliparous women in the Pregnancy Outcome Prediction (POP) study: a prospective cohort study. Pg. 20189) sull’efficacia diagnostica della valutazione ecografica biometrica fetale nel terzo trimestre di gravidanza di nullipare come test di screening del deficit di crescita fetale (SGA) e per valutare se il rischio di morbilità associata al deficit di crescita varia in presenza o meno di marcatori ecografici di ridotta crescita fetale. Premessa: in USA, UK e in altri paesi non viene fatta l’ecografia fetale nel terzo trimestre a meno che non vi sia un’indicazione clinica (fattori di rischio come malattie materne, complicazioni ostetriche) o ecografica; tale approccio identifica circa meno di un terzo dei feti SGA. In questo lavoro con l’ecografia definita universale (di ricerca) si triplica la capacità diagnostica di SGA e si identificano ulteriori fattori di rischio di morbilità neonatale (RR 3.9, IC 95% 1.9-8.1)  come il peso stimato <10° centile e velocità di crescita della circonferenza addominale al centile più basso o inferiore. Le anomalie dell’arteria ombelicale o della velocimetria Doppler delle arterie uterine non comportano un incremento di rischio neonatale. Ma la miglior capacità diagnostica si accompagna a risultati falsi positivi, due per ogni feto SGA. Nel commento si precisa che la combinazione di biometria fetale, ecodoppler e il ricorso a biomarcatori sia in grado di identificare la sottopopolazione di feti SGA ad alto rischio di complicazioni neonatali.

Amblyopia. BMJ 2015;351:h5811. Research article sull’ambliopia che è un difetto visivo corticale dovuto ad un anomalo sviluppo della sistema visivo infantile, secondario ad un altro processo patologico, che può provocare una permanete riduzione della capacità visiva, usualmente monolaterale. Talora è chiamata “occhio pigro”. Non va confusa con lo strabismo che spesso l’accompagna e le cure di questi due difetti sono diversi.

TERAPIA
Treatments for rare diseases: molybdenum cofactor deficiency. Lancet 2015;386:1924. Editoriale sulla terapia sostitutiva di una rara malattia del metabolismo che si è dimostrata notevolmente efficace in alcuni bambini affetti (Efficacy and safety of cyclic pyranopterin monophosphate substitution in severe molybdenum cofactor deficiency type A: a prospective cohort study. Pg. 1955). Il difetto del cofattore del molibdeno tipo A (MoCD)(MIM #252150) è dovuto alla perdita di funzione dell’enzima solfito ossidasi ed è caratterizzato da una comparsa in epoca neonatale di un grave e progressiva encefalopatia accompagnata da crisi epilettiche resistenti ai farmaci per la quale solo recentemente si è resa disponibile una terapia in seguito a studi sul modello murino che hanno dimostrato l’efficacia di una terapia sostitutiva con piranopterina monofosfato ciclica, che è un precursore biosintetico del cofattore carente in due terzi dei pz con questa malattia. Nel lavoro vengono presentati i risultati di uno studio di coorte osservazionale prospettico con neonati con diagnosi clinica e biochimica di MoCD tipo A ammessi su richiesta del curante ad un programma di terapia compassionevole. Sono stati trattati dalla nascita sino a 68 giorni di vita 11 bambini affetti da MoCD tipo A (MIM #252150), da mutazione del gene MOCS1: la terapia è stata ben tollerata da tutti, in 8 si è osservata una risposta biochimica e un miglioramento clinico iniziale, in 3, che hanno iniziato la terapia al 7° giorno di vita, l’effetto clinico è stato eccellente ed a lungo termine.
La conclusione degli AA è che la terapia quando iniziata precocemente ha considerevolmente migliorato il neurosviluppo e che in ogni neonato con encefalopatia vada verificato se la causa sia una MoCD tipo A per iniziare al più presto la terapia. Nel commento si fa un discorso generale sulla terapia di alcune malattie metaboliche: in alcune, come in MoCD A, viene richiesta un’infusione quotidiana del farmaco, se rare o rarissime sono molto costose, l’efficacia dipende spesso dalla precocità dell’intervento, in alcune il follow-up non è sufficientemente lungo per valutarne gli effetti. Per MoCD A purtroppo non vi è un test di screening neonatale come c’è per le malattie lisosomiali, anche se ogni neonato con crisi convulsive potrebbe essere rapidamente testato con uno specifico test metabolico. 

ZIBALDONE
Early contact with animals is linked to reduced asthma risk, study shows. BMJ 2015;351:h5850. Commento di uno studio di coorte di bambini svedesi (Early Exposure to Dogs and Farm Animals and the Risk of Childhood Asthma. JAMA Pediatrics 2015;169:e153219) per l’associazione tra esposizione di bambini nel primo anno di vita ad animali di fattoria o cani ed asma. Il contatto riduce il rischio di questa comune malattia. In accordo con quanto ipotizzato che l’esposizione precoce a microbi favorisce la maturazione del sistema immunitario. Vedi anche How farm life prevents asthma Science 2015;349:1034 (Spigolature Agosto 2015).

Doctors silenced over Australia’s immigration centres. Lancet 2015;386:1932. La politica del governo australiano nei confronti dei richiedenti asilo comprende il respingimento delle barche, il rifiutare a coloro che arrivano per mare di stare in Australia e di rinchiudere i richiedenti asilo in posti di detenzione, che a detta di testimoni sono veri e propri campi di concentramento, che sono nelle isole oceaniche (isola del pacifico Pacifico di Nauru, isola di Manus a nord della Papua Nuova Guinea) e vicino alla costa.
Le giustificazioni per questa politica sono di fermare il traffico di uomini che ha causato molti annegamenti e di finanziare imprese criminali. Una nuova legge ora prevede la prigione per oltre 2 anni per tutti coloro che a vario titolo danno informazioni non autorizzate sui centri di detenzione, operatori sanitari inclusi. Ma, fa notare l’Associazione Medici Australiani (non mi pare sia un “Ordine”, come purtroppo da noi, ndr), “You are an advocate for your patient. If you believe that the system is undermining the health of the patient, you have an obligation to speak out about that”. Scontata la dichiarazione dell’Australia’s Department of Immigration and Border Protection. I responsabili della sanità dei centri, interpellati, o dicono che tutto è secondo gli standard australiani o si rifiutano di commentare.

Thousands die in clinical trials in India, but compensation is rarely paid. BMJ 2015;351:h6149. Da uno studio risulta che in India dal 2010 sono decedute 2.209 persone nel corso di sperimentazioni cliniche e che pochissime famiglie vengono ricompensate (12 su 443 decessi nel 2014 e nessuna di 302 decessi nel 2015). Alcuni commentano che “The government should take steps to change the situation; we can’t play with the lives of poor People”. Il Rettore dell’Istituto della ricerca e della facoltà di Medicina di Nuova Delhi fa presente che è difficile attribuire il decesso alla sperimentazione e che queste morti potrebbero essere degli eventi naturali o dovuti alla malattia per la quale i pz erano nel trial (obiezione ovvia: qual’è allora la mortalità nei trial clinici americani? E quanti sono compensati? Ndr). Ma ancor più preoccupante come prosegue: “noticed that most study protocols did not include compensation to ‘volunteers’ for untoward effects, that most doctor participants in international trials had not read or understood the protocols, and that many were being compensated for each patient added to the trial”.

Skunk-like cannabis may damage white matter in the brain, study shows. BMJ 2015;351:h6417. Questo tipo di marijuana (shunk-like) contiene una maggior quantità di THC rispetto a quella di 10 anni fa ed è la forma più comune di cannabis nel mercato inglese. Secondo uno studio del King’s College di Londra e della Sapienza di Roma la skunk-like ha un effetto dannoso sulla sostanza bianca nell’uomo (Effect of high-potency cannabis on corpus callosum microstructure (Rigucci S et al. Psychol Med. 2015 Nov 27:1-14). Sono stati studiati con tecniche di neuroimmagini con tensore di diffusione DTI 56 pz con un primo episodio di psicosi, 37 dei quali consumatori di marijuana, e 43 controlli, di cui 22 consumatori di marijuana, concentrando principalmente l’attenzione sul corpo calloso, ricco di recettori cannabinoidi, uno specifico bersaglio del THC. Il frequente uso di marijuana è risultato associato ad un più alto rischio di diffusività media, che è buon un marcatore di danno delle strutture della sostanza bianca, soprattutto nei consumatori abituali rispetto agli occasionali ed indipendentemente dalla presenza di psicosi. In conclusione “the more cannabis you smoke and the higher the potency, the worse the damage will be”.

Settling the debate on birth order and personality. PNAS 2015;112:14119. Commento dell’articolo Examining the effects of birth order on personality. Pg. 14224 che ha studiato un aspetto a lungo dibattuto (se ne parla da più di 100 anni) nella comunità scientifica se l’ordine di nascita condizioni la vita di una persona. L’ordine di nascita non ha alcun ruolo sullo sviluppo della personalità (estroversione, stabilità emotiva, affabilità, coscienziosità, immaginazione) mentre ha invece un effetto, peraltro modesto, sullo sviluppo intellettivo con i primogeniti con più alto punteggio riguardo l’intelligenza. Questo indica, contrariamente a quanto ritenuto, che lo sviluppo della personalità di ciascuno di noi è poco determinato dal ruolo della persona nella famiglia di origine.